MADONNA SISTINA

MADRE GIOCONDA.

Di memoria leonardesca il sorriso

Ma lo sguardo! Al di là dell’uomo

Che ti contempla di fronte alla tela

Ammutolito di fronte a te per

L’apparizione. Non mistica né irreale

Femminei contorni divini il pennello descrive.

Ha spezzato il legno e la setola

La bontà infinita indefinita

Del volto dolce.

Ingenuamente dolce e perfetto.

La Materia dei colori non ha pianto,

S’è sentita a suo agio con la forma,

Ma il tuo Spirito esce dalla tela,

Nel bambino ha il suo risuonare,

Non è presente nel disegno

E tu ti chiedi

Dove sia andato.

Come ti sembra, Madre, l’uomo

Del futuro?

Una casa con la finestra aperta

Sul Mondo dello Spirito

– Dici in un bisbiglio, tu non parli

Con voce umana -,

Dalla quale si affaccia, tra le tende

Di velluto infilate in nastri argentei,

Per adesso appena concepito

L’embrione

non nato,

Presente non nato,

L’insostenibile Respiro di Tuo figlio.

sistina

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