A Lorenzo (carpe diem, idem est, cogli l’occasione dello Spirito)
L’anima solitaria di un poeta
vuole amare malgrado la natura:
deve unirsi alla fonte imperitura
e giungere con impeto alla meta.
La vedi a volte rispecchiarsi quieta
in quell’acqua sorgiva che matura
le sofferenze avute e poi perdura
nell’intuizione fervida e concreta.
La vedi con coraggio sopportare
La coltre spessa delle opposizioni
Che le vengono incontro senza sosta
Mentre cerca, felice, di cambiare
del mondo le fallaci condizioni.
E alla lietezza umana è pur disposta.