Insospettabile identità

Un giorno la lira suonò per gli uomini

la grammatica delle vocali e delle consonanti.

Tutto si mosse,

nell’aria,

nelle grotte,

sui mari,

nei boschi e nelle foreste

e gli esseri animati della Natura,

fino ad allora nascosti,

si rivelarono di nuovo

parlando di se stessi

e della loro storia:

i suoni, anche se mascolini,

partorirono le immagini,

queste a loro volta,

si affiancarono ai concetti

nei quali la forza del Logos

riposava.

Io  ero soltanto una bambina

e non capivo un accidente

delle complicatezze dell’intelletto,

ma al cuore mi giungevano

le atmosfere di verità

che respiravo imperterrita

e mi sentivo onorata

di tanto ardore

insufflato dal divino

in ogni pur piccola cosa,

in ogni pur piccolo vagito.

 

Alessandra Vettori

 

 

 

Apollo con la chelys- lyra, pittura vascolare greca, Museo di Delfi

 

 

 

 

Cielo di musiche

 

 

Le tue parole insidiose mi lasciano sgomenta,

diavolo d’un demone dell’incomprensione,

non perché nel suono non rintracci

volutamente lo spirito arcangelico

nel discorso che si fa Parola:

quindi so che tu riesci a intercettare,

nell’aria,

siccome l’uomo dorme

quando si parla

esprimendo pensieri di verità,

la linfa del sangue

e lì vuoi fare ritardare

l’unione d’amore fraterna delle anime.

Però sta attento:

Il Bene vigila,

non ti fa passare,

e delle disgrazie

che vorresti disseminare

sulla Terra,

come d’incanto

fa cose buone.

Ecco che allora

circola la Luce

e tutto riprende

come se il buio

non ci fosse stato,

riprende

la Vita il suo corso celeste.

 

 

 

Alessandra Vettori

 

 

 

Pieter Bruegel il Vecchio, Proverbi fiamminghi, 1559

Giovane iniziando

Il labirinto ha fatto posto

alle circonvoluzioni del cervello.

Tutto vien dalla Materia,

ci dicono convinti,

sembra vero, il reale è concreto,

ci ragguagliano.

Noi, artisti nella vita,

non disdegniamo la scienza,

onoriamo la tecnica

e ne vediamo il lato buono,

penso.

Della nostra vita

vogliamo però,

cercando di comprendere

i segreti del nostro Destino,

fare un’opera d’arte,

un capolavoro.

La Memoria del Cuore

ci fa ricordare

l’esperienza interiore

dello Spirito.

Raccontiamo la storia millenaria,

la nostra,

quella degli Altri

come fossero parte di noi stessi.

Sandro Botticelli, Giovane introdotto fra le Arti Liberali, Musée du Louvre

C’è qualcuno

E’ un canto

che chiama a raccolta

gli Spiriti Liberi.

C’è qualcuno che possa ascoltarlo?

Che possa emularlo?

Che possa, seguendo le linee del cuore,

insospettabili curvature dello spazio e del tempo

trattenere?

Sei tu, mio Amore,

Amore di tutti,

che volgi il tuo sguardo

quieto oltre le direzioni delle frecce,

illuminando di consapevolezza,

l’eterno giocare dei fiori,

sui prati.

Alessandra Vettori

Eros che incorda l’arco – Copia romana in marmo dell’originale di Lisippo, conservata nei Musei Capitolini di Roma

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