A Carlo Del Bravo

Gli occhi aerei di cielo incastonati

illuminano segreti di sacrità e candore.

La sua parole, fosse cantata, immaginata o scritta,

lascia tenui petali di dolcissimo ardore

in chi ascolta, apprende, impara e custodisce.

L’intellettualità ha redento

questo Titano della Bellezza che adorna

il Vero e il Buono

e come novello Tagete,

Bimbo innocente e saggio Anziano insieme,

di poesia colora l’Arte eppoi l’Artista,

palpita il cuore come èmpito d’amore,

che irrora giubilando di sorrisi

le meste spoglie di perduta speme,

della mia mente e del cuore

che reduci da guerre,

dolori e da battaglie,

ombreggiati da rare gioie e irrequietezze,

son diventati parte

dell’alabastro dei suoi vasi,

così, immortalati dal suo studio

e dal suo prezioso lavoro,

così, fermi e donanti i seni

alla luce della finestra,

intrecciati alla classicità delle forme,

intessuti nell’anima dello sguardo suo,

suo sguardo,

fatto di severità

e profondo fervore,

fede novella di cotanto

Amore.

Alessandra Vettori

Forza vitale

Erano gli scienziati di due secoli fa.

Nessuno li ha creduti dopo.

Effluvi di poesia dal respiro del cuore

sortivano veritieri dai loro bronchi,

dai polmoni immaginati come ali

dell’animus.

Una forza vitale, della pianta immemore,

disegnavano, questi scienziati-artisti.

Vedevano con gli occhi dello Spirito,

la clorofilla verde dinamizzarsi come sangue,

rigenerare atmosfere ed aliti,

risuscitare vita attiva,

fulcro di fecondità del calice

del fiore,

purezza di purità vestita,

mentre Madre Natura

al mondo s’affacciava

con un nuovo abito,

toccava con le sue dita vegetali e suonava

sinfonie sconosciute fin’allora,

di radice in radice

di germoglio in germoglio

di stelo in stelo

di foglia in foglia

di nervatura diafana in nervatura diafana

di fiore in fiore

di frutto in frutto,

saltando le continuità convenzionali,

ritornando sempre in seno

all’archetipo della pianta senza padre né madre.

Era la Forza vitale del mondo vegetale,

invisibile

ma attenta

nella costruzione architettonica

di fiore in fiore

generante generatrice di energie formatrici

conversazioni della Luce

con i propri figli.

Tutto questo gli scienziati artisti percepivano.

E i ricami della vita

venivano in quello stesso momento

sparsi dal vento sulle colline incredule.

Alessandra Vettori

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