Insensibile inerzia (Omaggio a Dino Campana, Maestro dolce, Re della Melodia perduta)

Custodisci le triplici costanti

che affogano nelle acque

delle falde sotterranee…;

in ultima analisi ti aspettano

le fragranti risa

dei bambini

che giocano

imperterriti

a loro rischio e pericolo,

indifferenti ai lamenti

ghignanti dei demoni dell’orgoglio

e dell’infangante materia.

Suvvia! Arie soffuse di vento,

verdi nature solari di alberi rinati,

sassi pietrosi di fiumi

che scorrono guizzando,

saltando, come se fossero felici

di essere ritornati sulla terra

a vivere le sorti del passato

quando il Creatore

buono e santo

li fece salutari attori danzanti

del liquido elemento.

Vieni, mio amato dio

dal melodioso suono,

che ti incarnasti nuovamente

in Dino e lo facesti cantare

oscurità e lucenti chiarori,

contraddizioni inermi,

pur soavità raccolte

nel suo cuore dolorante

per non essere stato riconosciuto

dagli uomini che lo conobbero.

Da altri,

cattivi anche se bravi artisti,

dileggiato, offeso,

dato in vilipendio ai cani, come Ipazia.

Forti tu fosti, a percorrere la pazzia

che ti fu infusa dalla paura umana,

accettando fino in fondo l’umano patire,

contuso nel compatire,

un destino ingrato, falso, imposto.

Ci dovrà essere la rivoluzione copernicana

nuova alla ricerca di nuovi martiri

inutili devo dire al progresso umano,

forse cibo spirituale inverso

per dar da mangiare all’Anticristo.

E tua madre, Dino, che menzogna ebbe a dire?

Non ebbe vergogna quando poetavi,

nel recluderti dietro sbarre che repressero

la tua libertà

il tuo aereare

il tuo amare incessante

il tuo futuro.

Ti omaggio

Maestro

di un

ardente Pensiero

d’Amore

avvolto

di

Rispetto

di Stima

di Affetto

profondi.

Atlantide davvero ti ha partorito,

io aspetto che ti riscoprano

nelle profondità marine,

svelate verità

anche narrate

dal filosofo greco

che fu nostro amico

e ci involò a nozze,

Orfeo

ed Euridice.

 

Alessandra Vettori

 

 
Elena nasce dall’uovo. Particolare di una anfora a collo del IV secolo a.C., firmata da Phyton, nel corredo della tomba 24 di Andriuolo. Conservata al Museo archeologico nazionale di Paestum.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito, come gli altri, usa i cookies per offrirti una esperienza di navigazione migliore e per statistiche anonime. Proseguendo la navigazione, dichiari di esserne consapevole e di accettarlo.