Romantico avvenire

E immemore la stagione dei dialoghi è finita,

i venti sono vortici appannati,

rendono ciechi gli occhi del vero.

Tu sei sulla cima innevata

dei ricordi, velati di rosa antico,

come merletti e pizzi

dal vago odore-sapore di naftalina,

li scansi con la mano

come farfalle arrugginite,

fissando il cielo vitale,

modellando con l’anima

le forme spente dell’alba.

Sembra tutto perduto,

il cammino solleva polvere,

l’illusione incalza ironicamente,

io sto resistendo in ogni dove,

penso alla montagna

sulla quale ci siamo dati appuntamento.

Sulla cima innevata

s’innalza il sole adesso

ed il chiarore allude

finalmente

a un’aurora

dall’identità nuova,

mitica

costellata

di futuri grandiosi.

Alessandra Vettori

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