Omaggio a Pinturicchio

Ti ricordassi

o almeno ci provassi

a ricordare

quando insieme, noi due,

facevamo amicizia con la tela,

da soli la costruivamo.

I legni del bosco,

quando passeggiavamo,

suonavano ciascuno

le loro note

e il nostro orecchio,

da nota a nota,

veniva educato

dai nostri pennelli

a  rispettare il colore,

i colori,

tanti quanti volevamo.

Eri coraggioso,

allora,

caro fratello,

c’era a volte

un lieve sorriso

agli angoli della  bocca,

ma non era sardonico

come lo vedo oggi.

Siamo ancora fratelli,

ne sono convinto,

per questo non sapevo

cosa inventare

per farti ricordare.

Il colore del Destino,

viola,

faceva sprigionare

sfumature inaudite,

attraverso le quali

i casi della vita

non erano incomprensibili,

ma nitidi,

espressivi,

significativi.

Rivelava,

il viola,

il tuo amore per l’infinito.

Se oggi tutto collabora

a farti arrabbiare,

non concedere ai demoni verdi

di dominarti.

Ricorda il tuo viola,

tanto amato,

nel ricordo,

ritroverai te stesso,

l’essere vero tuo,

che mai si stanca.

 

Alessandra Vettori

 

 

 

 

 

 

La danza dei pianeti – Le tredici notte sante Tanti cari auguri a tutti voi per un luminoso 2013

Il cavaliere errante cerca l’Iniziazione,

sa nel suo non sapere

che la Strada intrapresa

lo condurrà lontano;

deve percorrere vie

insolite, strane, difficili,

a volte anche incantate,

non linee rette gli appaiono,

ma sfere che partono da un punto,

poi s’allargano fino a scomparire

non sai dove:

lui l’enigma vuole decifrare,

la verità scoprire,

e suoi compagni d’arme e d’avventura,

sono l’Amore e la Luce della Conoscenza.

 

Così parte col suo intrepido destriero,

che oggi non è altri che il suo Pensiero,

libero dal materialismo,

libero dal vacuo misticismo,

sostanziale e vivo,

folgore in movimento,

che sta in tutte le cose

ed in nessuna

allo stesso tempo:

se di tempo si vuol parlare

in questa innovativa dimensione

dello Spirito

che è penetrata tutta nella Terra

e ne ha fatto un Sole potenziale.

Parte, dicevo e trascorre

le tredici notte sante

che si inarcano nel Cosmo intero

e vive nel profondo di sé

tante esperienze;

la prima notte supera la soglia della morte,

la seconda scende agli Inferi e vince,

la terza indovina le essenze

dei quattro elementi con il

quinto, segreto ed essenziale

al sorgere dell’aurora.

Durante la quinta, la sesta,

la settima e l’ottava notte,

guarda ai propri peccati

senza paura,

con animo sereno,

purificando i quali,

ecco si affaccia la nona notte

che porta via gli influssi negativi

e con le Virtù intessute di consapevolezza,

si dona alla decima notte

che tutti convince a lavorare

su se stessi, infaticabilmente.

L’undicesima notte la trascorre sui pianeti,

la dodicesima va visita

alle Costellazioni

e

la tredicesima

apre le porte

dell’Infinito

e scopre

il creativo formarsi

di nuovi mondi,

di mondi sconosciuti.

 

Alessandra Vettori

 

 

 

 

 

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