Il cavaliere errante cerca l’Iniziazione,
sa nel suo non sapere
che la Strada intrapresa
lo condurrà lontano;
deve percorrere vie
insolite, strane, difficili,
a volte anche incantate,
non linee rette gli appaiono,
ma sfere che partono da un punto,
poi s’allargano fino a scomparire
non sai dove:
lui l’enigma vuole decifrare,
la verità scoprire,
e suoi compagni d’arme e d’avventura,
sono l’Amore e la Luce della Conoscenza.
Così parte col suo intrepido destriero,
che oggi non è altri che il suo Pensiero,
libero dal materialismo,
libero dal vacuo misticismo,
sostanziale e vivo,
folgore in movimento,
che sta in tutte le cose
ed in nessuna
allo stesso tempo:
se di tempo si vuol parlare
in questa innovativa dimensione
dello Spirito
che è penetrata tutta nella Terra
e ne ha fatto un Sole potenziale.
Parte, dicevo e trascorre
le tredici notte sante
che si inarcano nel Cosmo intero
e vive nel profondo di sé
tante esperienze;
la prima notte supera la soglia della morte,
la seconda scende agli Inferi e vince,
la terza indovina le essenze
dei quattro elementi con il
quinto, segreto ed essenziale
al sorgere dell’aurora.
Durante la quinta, la sesta,
la settima e l’ottava notte,
guarda ai propri peccati
senza paura,
con animo sereno,
purificando i quali,
ecco si affaccia la nona notte
che porta via gli influssi negativi
e con le Virtù intessute di consapevolezza,
si dona alla decima notte
che tutti convince a lavorare
su se stessi, infaticabilmente.
L’undicesima notte la trascorre sui pianeti,
la dodicesima va visita
alle Costellazioni
e
la tredicesima
apre le porte
dell’Infinito
e scopre
il creativo formarsi
di nuovi mondi,
di mondi sconosciuti.
Alessandra Vettori