Oh, la luna sta guardando il sole

Oh, la luna sta guardando il sole inacidita

e gli azulejos portano ricordi dell’infanzia;

qualche bambino si rivede quieto,

intento a pestare i piedi

sul terreno infangato

dalla pioggia a scroscio.

Un altro, poi, rilegge Topolino

e si domanda perché lo affascinasse tanto,

forse era il Club delle Giovani Marmotte

che era nato nel bosco

fra piante, animali,

qualche goccia di rugiada,

se era eroe tre erano

le medaglie,

d’oro, d’argento e di bronzo,

come le età felici

dell’Uomo.

Una bambina guarda

ai giochi che faceva in un giardino,

con la corda, la palla,

il suo orsacchiotto

di peluche.

Un’altra, invece,

si scontra con le opposizioni

della mente adulta,

contraddizioni aperte,

positive,

guarda

a quando, giocando con tutti i bambini,

accoglieva felice i loro sorrisi,

i visi sudati

l’acqua bevuta alla fontana

mentre  Pinocchio si arrabbiava col nonno

e insolente seguiva i cattivi.

Un’altra

si china sull’erba

recente:

la vedi nostalgica

tastare la terra,

raccogliere ciottoli,

staccare le spighe di campo

e mangiarne la parte tenera e bianca.

Allora la luna da acida

si è raddolcita,

al sole fa atto di omaggio,

si unisce ai suoi raggi entusiasta,

sono insieme padre e madre

di te stesso.

Alessandra Vettori

Tabula Smaragdina

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