… ancora testi di Eugen Galasso…

Non più destra o sinistra, per Giove/Vaso Pandora diffranto/Più”social”Storace di Ferrero/Ferrara rappava per Monti/D’Alema garante del nulla

(Eugen Galasso, 08.06.2012)

UN cauchemar?:        Sarà stato un esame di passaggio nell’ambito della carriera accademica(era incardinato)oppure una convocazione straordinaria (non aveva ricevuto nulla in merito, non era stato informato)per un processo? Certo è che la sala era spoglia, polverosa, che le facce degli”esaminatori-giudici-interroganti”(“Inquisitori?”gli suggeriva il suo”diavolaccio”, sorta di impropria sintesi tra Superego-Es, a tratti persino “Ego cosciente”)erano spoglie anch’esse d’ogni emozione, grigie, cupe, decisamente”inquietanti”, qualunque cosa ciò voglia dire… Ma sarà utile rifarsi a quanto viene tramandato:  “Lei si occupa di socialismo liberale, libertario, liberalsocialismo etc… Mi definisca”socialismo liberale”, mentre per gli altri termini, provvisoriamente li consideriamo quali sinonimi. ” “Un socialismo, cioè una teoria ma anche una prassi che assicuri ad ogni persona la giustizia sociale, non una piatta uguaglianza nella libertà…  ” “Sì, ma che cosa intendiamo per”libertà”? ”  “L’esplicazione delle proprie capacità, del proprio pensiero, dei propri sentimenti… ”  “Un po’vago, però, non le sembra? ”   “Mah… non saprei come definire altrimenti la libertà, sempre che non si voglia ricorrere alle teorie invalse…  ”  “Ma senta: chi è incapace di formulare il proprio pensiero, per es., è libero? ”  “Poremmo dire di sì, sempre che non lo si obblighi a esprimersi in ogni caso.” “QUindi, però, lei intende che la libertà sia privazione di coazione, cioè in un’accezione meramente privativa, negativa? “. Intanto sul tavolaccio(impossibile definirlo altrimenti)erano pervenute bibite, invero “dozzinali”, a loro modo inquietanti, vista la rigorosa mancanza di ogni etichetta o indicazione. Naturalmente al”malcapitato”non era stato offerto nulla… “Ma vedano, mi sembra un caso limite, una sorta di exemplum fictivum”  “Ha ragione in abstracto, ma ha mai visto un reparto psichiatrico, un carcere, dove la persona sia stata ridotta nell’incapacità di intendere e a fortiori di volere? ” “Non ho mai verificato la situazione concreta, ma mi rendo conto di quanto dice… ” ” Se ne rende conto, è già qualcosa…”. La luce, già oltremodo fioca, era stata abbassata o si era abbassata ulteriormente.  “Senta, ma in questa forma non mi sento di continuare, mi sembra veramente un interrogatorio da …ebbene sì, da “Sancta Inquisitio” …”.    Accigliati, furenti, gli risposero quasi in coro: “Ma come, ma le sembra possibile parlare di clericalismo inquisitoriale per noi, così laici, alieni da ogni convinzione religiosa,  da ogni ideologia, da ogni pregiudizio? ”  “Ma intendevo “Inquisizione”in termini generali, senza alcun riferimento contingente, specifico”  “Definisca”contingente”, ma anche”specifico” “. Nel frattempo, il soggetto(lo chiameremo così, faute de mieux, non volendo spostarsi su una definizione precisa, anche perché…gli inquirenti…)era sgattaiolato fuori, dopo aver aperto con un  trucco la pesante porta che immetteva nella sala. Giunto” a riveder le stelle” s’era fatto molte domande, ovviamente, non riuscendo a trovare(ça va de soi, ovviamente)alcuna risposta. RIsposte, peraltro, che non avrebbe desiderato darsi né proporre.

Eugen Galasso

Perdido Bolero/Formaggi salmistrati/Do you love the love?/Incaute scaturigini/Passage perdu/In/formi ri-forme/Une rose c’est une rose/Forgotten girl/Incatramarsi/Darkness’s Shadows

(Eugen Galasso, 26.05.2012)

Che cosa dice Bandura?(Was sagt Bandura).  Talora incontrava un curioso amico che, quand’era “in buona”gli raccontava storie come questa:    “Era un professore di filosofia, pedagogia, psicologia”alle Magistrali(un tempo si chiamavano così)di una ridente(?)località altoatesina. Un po’al di sopra della media, culturalmente discutibile, dei professorini di colà, per lui tutta la psicologia sociale era racchiusa in un Bandura, al di fuori della teoria banduriana non si dava alcun’altra psicologia sociale. Agli esami di stato esordiva con il suo”Was sagt B.?”e le ignare studentesse quasi sempre non sapevano neppure il nome di questo peraltro eccelso psicologo sociale. Il suo amico gli diceva: “Le ragazze e le donne più belle sono quelle mai conosciute(non dico neppure biblicamente), lo sappiamo, quelle appena intraviste, magari. Sì, roba da…non di toccarle, non mi permetterei mai, eventualmente di farlo riflessivamente… “. Le repliche dei più suonavano:”Ma fa un discorso da segaiolo… “. Lui, il “banduriano”ascoltava, annuiva “saggiamente”, non interloquiva.   Alla fine si fece ripetere la riflessione(?)-monologo, poi, a mo’di portavoce di tutti(e), disse: “Non so, ma c’è anche chi, per ex., preferisce vedere ragazze che gonfiano materassini o altro, piuttosto che..penetrarle. Certo, forse aveva ragione Fourier…de gustibus…”.

Eugen Galasso

Toujours on le sait au musée des amour ratées/Psicopompo d’accatto/fremente nel piatto/dos muchachas conocér/con mucho gusto saber/A little town to go/Little affairs to do/Bianchi cervelli nel nulla/Ancor ci visita Fanfulla

(Eugen Galasso, 17.05,2012)

Flower power, yes/Ben lo ricordo da bambino/FIori fra’capelli/Progetti d’acide cuccagne/Coscienze infelici in sinergia/Peace and love forever/After is coming “No Future”

(E.Galasso, 18.05.2012)

Poquita plata/azzurro cinemino/Non metti “stop and go”/Llega Fulgencio/Pas de chien/UN gato, no more

(Eugen Galasso, 14.05.2012)

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